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Come funzionano le caldaie a condensazione?

Le caldaie a condensazione rappresentano una valida alternativa alle caldaie a gas tradizionali, in termini di efficienza, affidabilità e resa finale.

Utilizzare una caldaia a condensazione per alimentare gli impianti di riscaldamento e condizionamento comporta diversi benefici, ed in questo articolo osserveremo sia il funzionamento delle caldaie a condensazione, sia i vantaggi che sono in grado di assicurare rispetto alle caldaie a gas.

Come funziona una caldaia a condensazione

Le caldaie a condensazione scaldano l’acqua grazie alla combustione, come per le caldaie tradizionali.

La grande differenza risiede nella dispersione di calore: le caldaie tradizionali disperdono buona parte dell’energia termica prodotta tramite la combustione dei gas, mentre le caldaie a condensazione utilizzano questa energia termica che altrimenti andrebbe persa nel camino.

 Le caldaie a condensazione evitano la dispersione di calore ed utilizzano anche i gas combusti, i quali vengono poi canalizzati all’interno dello scambiatore primario: i gas vengono raffreddati e trasformati in condensa (per poter cedere calore, il vapore acqueo deve condensare, e ciò avviene a temperature al di sotto dei 56° C).

Recuperando il calore contenuto nei fumi di scarico e del vapore acqueo, la caldaia a condensazione garantirà lo sfruttamento di una fonte energetica supplementare, che verrebbe invece dispersa nell’atmosfera. Il calore, anziché diventare un prodotto di scarto, si trasforma in energia utile.

 Il funzionamento di una caldaia a condensazione può essere schematizzato in quattro fasi:

  •   Preparazione della miscela aria-gas: l’aria e il gas vengono miscelati in modo ottimale per ottenere una combustione efficiente.
  •   Combustione: la miscela aria-gas viene bruciata, producendo calore e fumi.
  •   Condensazione del vapore acqueo: i fumi vengono raffreddati al di sotto dei 56°C, provocando la condensazione del vapore acqueo.
  •   Recupero del calore latente: il calore latente di condensazione del vapore acqueo viene utilizzato per riscaldare l’acqua di ritorno dall’impianto di riscaldamento.

 Questo procedimento (ma non solo!) assicura una serie di vantaggi rispetto alle caldaie tradizionali, che osserveremo nel prossimo paragrafo.

Vantaggi e tipologie delle caldaie a condensazione

Scegliere la tecnologia a condensazione per il riscaldamento domestico rappresenta una decisione decisamente vantaggiosa, con diversi aspetti positivi sia per l’ambiente che per il cliente finale: 

  • Efficienza energetica fino al 98%, grazie al rendimento costante dell’apparecchio che evita sprechi e dispersioni di calore durante il processo di combustione. Inoltre, le caldaie a condensazione sono in grado di recuperare il calore latente dei fumi di combustione, che altrimenti andrebbe disperso nell’ambiente. Solitamente, le caldaie tradizionali hanno un rendimento del 70-80%, quindi si tratta di un incremento sostanziale.
  • Basse emissioni di sostanze inquinanti, perché grazie alla tecnologia a condensazione sarà possibile ottenere una significativa riduzione della produzione di fuliggine e particolato nel processo di combustione. Le caldaie a condensazione sono in grado di abbattere le emissioni di sostanze inquinanti come gli ossidi di azoto (Nox), il monossido di carbonio (CO) e le polveri sottili (PM) fino al 90%. Questo aspetto si traduce in un contributo significativo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico ed al miglioramento della qualità dell’aria.
  • Riduzione dei consumi fino al 30% rispetto alle vecchie caldaie, grazie al rendimento ed alla capacità di recuperare il calore latente.
  • Risparmio in bolletta derivante dall’efficienza energetica ed i bassi consumi.
  •  Costi contenuti per l’investimento, garantiti dagli incentivi fiscali previsti dall’Agenzia delle Entrate, che permettono di recuperare fino al 65% dei costi di acquisto ed installazione.
  • Possibilità di ampliamento e customizzazione, viste le diverse opzioni per ingrandire e personalizzare l’impianto aggiungendo pannelli solari, pompa di calore, sistemi di accumulo e regolazione come i bollitori e le centraline climatiche.
  • Longevità e durabilità notevoli, visto che le caldaie a condensazione sono progettate per durare a lungo nel tempo, con una vita media di oltre 20 anni.
  • Facilità di manutenzione, aspetto che consente di intervenire facilmente sull’impianto.
  • Controllo remoto integrato, che permette di monitorare e gestire il sistema di riscaldamento a distanza.
  • Comfort abitativo migliorato, visto che le caldaie a condensazione sono in grado di fornire acqua calda sanitaria e riscaldamento in modo più uniforme e costante rispetto alle caldaie tradizionali.

Per quanto riguarda la tipologia tra cui scegliere, in termini di dimensione e marca, il panorama delle caldaie a condensazione è piuttosto ampio: sarà possibile scegliere caldaie murali (le più diffuse, hanno il miglior rapporto tra prezzo e prestazioni), a basamento (ideali per le abitazioni più ampie o in caso di grande richiesta d’acqua) e compatte (perfette per piccoli ambienti, data la grande versatilità).

Altri criteri nella scelta dell’impianto possono prevedere il tipo di combustibile (le caldaie a condensazione possono utilizzare diversi combustibili, tra cui gas naturale, gpl, biomassa e biogas) e la potenza (sono disponibili vari modelli con potenza diversa, da 20 a 300 kw).

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